scienze umane

Trama Il film racconta la storia di Clément Mathieu, insegnante di musica disoccupato, che trova lavoro come sorvegliante in un istituto per ragazzi difficili e soli. “Fond de l’Etang” (“Fondo dello Stagno”) è il nome eloquente di questa struttura. I ragazzi ci appaiono subito maleducati, dispettosi, non rispettano nessuno, forse prendendo esempio da come si comporta il direttore Rachin nei loro confronti. Appena Mathieu arriva alla scuola, infatti, viene avvisato che il suo metodo dovrà essere molto duro, che non deve dare confidenza e che deve tenere a bada gli alunni con il bastone. In questo clima repressivo, l’impatto con gli allievi non è certo dei migliori ma il nuovo maestro crede che ci sia un modo meno violento per educare e ha un’idea che si rivelerà vincente. Mathieu decide di formare un coro con i ragazzi del collegio e, attraverso il canto, riesce a vincere la loro diffidenza e ad arrivare al loro cuore. I momenti difficili non mancheranno ma ormai i giovani cor...

per indicare che cosa ci spinge ad agire , il nostro linguaggio ricorre a una grande varietà di termini : volontà,desiderio,passione, curiosità,interesse,bisogno,istinto.....  queste parole infatti indicano i diversi motivi delle nostre azioni. la psicologia raccoglie tutti questi termini in un unico concetto,quello di motivazione. Più sei motivato più l'attività è significativa e persiste nel tempo . l' evitamento invece indica una persistente attitudine ed evitare un pericolo invece che affrontarlo .

MARCEL POSTIC rivela che il gruppo classe è caratterizzato da : - un gruppo di bambini e adolescenti -un solo adulto(l'insegnante) -rapporti costanti -presenza obbligatoria e finalizzata ad uno scopo (istruirsi) -ambiente funzionala e attrezzato(la classe) TALCOT PARSON ritiene che esistono due tipi di gruppo classe: -il gruppo che accetta le regole del gioco e quindi persegue il prestigio derivante dal successo scolastico  -il gruppo che sviluppa un orientamento egocentrico centrato sul comportamento dei coetanei KURT LEWIN ritiene che il dialogo educativo dipende da fattori esterni infatti esistono 3 tipi di stili relazionali: - guida dominante :che decide tutto e lascia poco spazio al bambino,  questo stile ha il vantaggio di ottenere nell'immediato l'esecuzione di compiti,ma inibisce autonomia e spontaneità . -guida antiautoritaria: che rinuncia al controllo puntando sull'autonomia del bambino , ma privandolo di punti di riferiment...

la comunicazione educativa è innanzitutto una trasmissione di informazioni tra un mittente ( l'insegnante) e un ricevente ( l'allievo). il messaggio deve essere trasmesso in modo efficace tenendo conto che la comunicazione dinamica circolare nella quale il mittente e il ricevente si scambiano i ruoli ( studente: ricevente , insegnante :mittente). per evitare che la comunicazione sia disturbata è opportuna la metacomunicazione esplicita ( il ricevente dichiara di aver ricevuto o compreso il messaggio permettendone una riformulazione . è particolarmente importante che l'insegnate prenda il ruolo di facilitatore ossia di facilitare l'apprendimento dell'alunno.